Con l’arrivo del freddo inverno, per una reazione inversamente proporzionale, le bollette diventano roventi!
Per non bruciare denaro e capire come sia possibile risparmiare corrente elettrica e quindi risparmiare sulla bolletta, la prima questione da porsi è: dov’è il contatore e cosa significano tutti quei numeri?
Conoscere effettivamente il consumo energetico mensile è la prima questione da porsi per iniziare a muovere i primi passi verso un risparmio di energia elettrica consapevole. Perché se si decide di voler risparmiare, per motivi ambientali o economici, è importante conoscere quanti kWh di elettricità si consumano ogni anno, quanti metri cubi di gas si utilizzano per il riscaldamento o quanti litri d’acqua per mangiare e lavarsi.
Ma anche quando proviamo a leggere il contatore, cercando in alcuni casi di ‘decifrare’ numeri poco chiari, allora occorre trovare un modo alternativo. Ed esiste. E consiste nella lettura accurata della bolletta. Seppur anche il resoconto mensile che riceviamo a casa o via mail a volte offra numeri e unità di misura incomprensibili, è un comportamento consapevole leggerla attentamente, andando oltre la cifra economica indicata in prima pagina.
Il consiglio è quello di monitorare e appuntare scrupolosamente i consumi mensili espressi in kWh!
L’utilizzo di uno diario favorisce una maggiore consapevolezza dei consumi. La comprensione dei “picchi” di consumo e la condivisione dei numeri con le persone che partecipano al consumo rilevato, siano essi familiari o colleghi di lavoro, è un aspetto da non sottovalutare. La conoscenza e l’informazione possono essere un valido strumento per avviare processi di consumo consapevole utili ad ottenere un risparmio di corrente elettrica reale.
Al diario aggiungete alcune semplici azioni nella gestione dell’illuminazione e nell’utilizzo degli elettrodomestici:
- Utilizzate lampadine fluorescenti a basso consumo e accendete le luci che effettivamente servono, utilizzando punti luce ad accensione autonoma può tornare utile.
- Acquistate elettrodomestici rigorosamente a basso consumo o di maggiore efficienza energetica (da Classe A in su), meglio se eco-compatibili, evitando di lasciarli in stand by.